
Il sud: Dolphins Beach, a bagno con i delfini.
Navigare alla ricerca di branchi di delfini in amore, per poi gettarsi in acqua e fare il bagno con loro: questo è quello che si può fare se ci si dirige verso sud.
Si tratta della spiaggia dei Mille Delfini, una spiaggia dalla sabbia fine, dove le barche dei pescatori vi porteranno in alto mare per cercarli. I simpatici mammiferi vengono in queste acque per riprodursi ed è molto eccitante gettarsi dalla barca e vederli che nuotano. I delfini passano talmente vicini da poterli toccare. E’ un’esperienza incredibile! La spiaggia offre poi ristorantini e la possibilità di fare lunghe passeggiate quando la marea si ritira. Anche qui la sabbia è bianchissima e sono moltissime le conchiglie che affiorano quando le acque si ritirano.

Prendi un Daladala…
La spiaggia si trova a due ore di “Daladala” a sud di Stone Town. Lungo il cammino la cosa che colpisce di più sono i fantastici alberi dell’Africa: Baobab, Manghi, Banani, Palme, Alberi del Pane e tantissime varietà di altre piante, in mille tonalità del verde. Altra cosa che stupisce sono gli occhi dei bambini che mentre passi ti guardano e ti salutano. L’atmosfera che si respira è veramente d’altri tempi.
Stone Town. La città magica…

Ci vuole un pò per capire come si gira tra i vicoli della città. Le stradine sono tortuose, girano in mille dedali e sembra di andare sempre nella stessa direzione. Un vero labirinto, tra portali antichi, bancarelle e negozi di ogni tipo. Molte persone cercheranno di avvicinarvi: tenete gli occhi aperti!
Stone Town sembra vecchia quanto il Mondo e forse lo è proprio. La città è un insieme di stili che riportano alla mente il suo passato. E’ un posto che ha un’atmosfera esotica. Magica come il nome Zanzibar.Probabilmente la cosa più bella sono proprio i suoi vicoli, così pieni di vita, di luce, di storia. Molte sono le cose da vedere in città: la casa di Freddie Mercury, mitica voce scomparsa dei Queen, i vari palazzi governativi, il porto e l’antistante mercato. Tra i vicoli scoprirete templi Indù e Moschee:Non perdete il “povero” museo di storia naturale, dove dimora un esemplare di tartaruga gigante.
Vedute di Stone Town | ||
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Perdersi a Stone Town aiuta a ricercare in se stessi la giusta direzione di come vedere le cose. Belli anche i giardini, a sud del centro. Bella la fortezza araba e l’House Of Wonders, il palazzone dalle grandi colonne bianche, in perfetto stile coloniale che si scorge quando si sbarca, con il grande e fermo orologio. Da non perdere assolutamente un giro per il mercato del porto, soprattutto la sera. Alla luce delle lampade a gas, si può cercare l’oggetto d’artigianato che piace: maschere, lance Masai, scudi, sculture e recipienti in legno. Un bel ricordo può essere il gioco tipico della Tanzania: il “Bao”. Da non dimenticare le spezie: si possono acquistare the, lo zafferano, oli per i massaggi dai mille profumi e tantissime essenze. Bellissimi anche i Batik e le camicie,”kanzu” dai mille colori. Mozzafiato i bauli intarsiati a mano, peccato che siano troppo voluminosi da poter portare a casa. Se amate i quadri qui si può ammirare la pittura “Tinga Tinga”. Nei negozi vicino al porto ci si fa rapire dagli oggetti d’antiquariato: orologi d’epoca, monete coloniali, cannocchiali che ricordano i pirati, lampade navali e bussole d’ottone. Stone Town è una città che trasuda storia.
Prison Island e i Coral Banks.

Stelle marine e tartarughe, questo e quello che si può vedere a Prison Island. Si tratta di un’isoletta a ovest di Stone Town, raggiungibile in un’ora di barca. Sull’isola vi è una prigione mai utilizzata, che è divenuta un ristorante. Vicino si possono ammirare gli ultimi esemplari di tartarughe giganti. Animali pacifici che in passato sono stati addirittura decimati. Ora vivono in un’area protetta e sorvegliata, si possono comunque toccare. Questi animali divorano le foglie d’insalata con grande appetito ed è un piacere dargli da mangiare. Guardando le tartarughe giganti sembra di fare un salto nel passato. Un tempo, prima che i turisti le scoprissero erano oltre duecento. Ora sono solo poco più di una dozzina.
Il mare intorno all’isola pullula di stelle marine, di tutti i colori e d’ogni dimensione. E’ uno spettacolo veramente incredibile. La sottile spiaggia con la bassa marea si allarga e offre alla vista Stone Town.
Prima che la marea cominci a rifluire bisogna fare una puntata all’isola che non c’è: i Coral Banks. Si tratta di banchi sabbiosi che affiorano con il calare del mare. Posti unici, ricchissimi di conchiglie, di coralli e di pesci variopinti. Posare per primi il piede su queste secche ha un effetto di farci tornare bambini. Normalmente si comincia a correre per “l’isola”. E’una sottile striscia bianca immersa nel blu. Infine il ritorno in barca a casa, mentre il sole si tuffa nel mare, rendendolo incandescente.
Clima e distanze

L’isola di Zanzibar è caratterizzata da una zona piovosa ed una secca. L’ovest è molto verde e ricco di piantagioni, l’est è più secco e soleggiato. Gode di un buon clima gran parte dell’anno e il mare ha una temperatura veramente piacevole.
L’isola ha un’estensione da nord a sud di circa 80 km. Per raggiungerla dalla capitale Dar Es Salaam si puo’ prendere l’aliscafo, oppure un piccolo aereo. Dall’Italia molti Tour Operator organizzano voli charter diretti. Per raggiungerla da Milano ci vogliono poco più di 10 ore di volo. Sul posto non occorrono vaccinazioni, anche se consigliamo la profilassi contro la Malaria.

Purtroppo dobbiamo abbandonare Zanzibar per proseguire il nostro viaggio. Mentre aspettiamo d’imbarcarci sul molo una punta di nostalgia ci stringe, è un’isola veramente bella ed indimenticabile. Tuttavia siamo pronti per una nuova avventura, il continente Nero ci aspetta….